Oggi conosceremo un musicista che in tutta la musica trasmette il suo amore, la sua passione e la sua dedizione, arrivando a creare un suo stile totalmente unico e riconoscibile.
Lui è Franco J Marino, conosciamolo meglio in questa intervista.
D: Ciao Franco! Come nasce la tua passione per la musica?
R: Ciao, credo sia un dono, ci si nasce. Per poter scrivere devi essere sempre con la mente e col cuore rivolto alla bellezza.
Poi diciamo che la costanza, il carattere e lo studio legato alla ricerca completano quello che si può definire il talento.
D: Come nasce la tua idea di fondere le sonorità latine ad un testo più napoletano?
R: L’idea è nata spontaneamente; sentivo il bisogno di mettere le “ruote” al mio modo di scrivere che predilige la melodia e le parole. Ispirato da una frase di Pina Bausch “danziamo altrimenti siamo perduti”, ho capito che la gioia e la sofferenza possono danzare e così ne parlai con il maestro Malavasi che subito ne intuì il percorso; stavamo a tavola e cominciammo a improvvisare su un mio brano da poco scritto, un ritmo eseguito con le forchette e il legno del tavolo. Inconsapevolmente stavamo dando luce al Tamuè, una chiave ritmica insolita da noi creata e che sposa i ritmi latini con le mie radici partenopee.
D: Il tuo ultimo singolo si intitola “Tamuè”. Ti va di raccontare qualcosa in merito?
R: Tamuè è un neologismo da me inventato che rappresenta un concept, una visione, un viaggio con la mente a sud; è una danza leggera, elegante.
Tamuè è una danza liberatoria, è un inno alla bellezza, alla femminilità. E’ un ritmo che ha in se gli elementi del sound latino e napoletano, infatti la “uè” finale rappresenta la tipica espressione napoletana della commedia dell’arte e del costume della vita di tutti i giorni. Abbiamo girato il video proprio nell’isola di Procida, un amore per questa terra condiviso con il maestro Malavasi, perché l’idea, in embrione, è nata proprio qui durante le vacanze di Pasqua 2017.
Uno scenario meraviglioso che secondo me è il posto più naturale per rappresentare il Tamuè.
Tamuè è un quadro d’autore e ciò sarà ancor più esplicito con l’arrivo dell’intero progetto che uscirà tra qualche mese.
D: Qual è la sensazione che vorresti donare a chi ti ascolta?
R: Sicuramente il sogno, evadere con la mente dallo stress che ci attanaglia per viaggiare verso sud, la leggerezza, la bellezza, il profumo dei fiori di limone.
D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R: Completare l’album e preparare il live, suonare, cantare, inventare!
Manuela Ratti nasce il 1 settembre a Bari nel 1994. E’ appassionata di scrittura e musica, e le piace trasportare queste emozionali trasformandole in qualcosa di condivisibile, sperando di poter donare una bella sensazione a chi la legge.